“Proviamo a togliere anche questa cavigliera per camminare fuori” mi ha detto il mio fisioterapista ieri, ed io oggi ho pensato “faccio una passeggiata per festeggiare e compro quelle belle scarpine che ho visto sabato”. Allora mi vesto, jeans, stivaletti, felpina di cotone, un poco di trucco, la mia borsa, gli occhiali da sole….e sono pronta! “La mia prima passeggiata in libertà” penso, è un anno ed una settimana che non faccio una passeggiata all’aperto senza bende, bendaggi,tutori, cavigliere……….Ero un pò agitata, avevo paura che tutto quello che avevo fatto fino a quel momento, il lavoro di 11 mesi di di fisioterapia, esercizi, iniezioni di botulino, bendaggi, finisse in un grosso FLOP!………e mi trovassi in mezzo alla strada con la caviglia storta e dolente in cerca di un modo per tornare indietro…….

Ho cominciato dalle scale, e già da lì ho incominciato a vedere la caviglia instabile e titubante, ho fatto un bel respiro e ho cercato di portare su di essa più peso che potevo per schiacciare il piede a terra e fermarlo lì dal primo all’ultimo gradino…….salgo in auto per posteggiare sul lungomare di Pegli, dove vivo ora,  ma ho trovato posto solo davanti al temutissimo circolo ARCI Messina, dove trovo “appollaiati” sul muretto i soliti 10 vecchietti annoiati che ovviamente non vedevano l’ora di trovare qualcosa da raccontarsi  una volta tornati a casa, ed io ero proprio la persona giusta nel posto giusto……..”giovane ragazza di bella presenza scende dalla macchina e con titubanza, si dirige verso il Lungomare per intraprendere la sua prima passeggiata da essere umano, ovvero usando due piedi e due gambe”……. ed eccoli i loro occhi piantati addosso su di me e su mia madre, lei li guarda con sguardo di rimprovero, io cerco di ignorarli ed eccola, la sento, la mia caviglia ha un attimo di incertezza, ma mi fermo per tempo, prima di prendere una storta e dico, rivolgendomi a mia madre: “la mia caviglia non mi regge” e mia madre risponde “ci credo, sembra che siamo su un palco ed i nostri spettatori aspettino solo di vederti fare male.Andiamo sul mare dove non c’è nessuno” Risalgo in macchina e partiamo, via da quei Mostri che paiono pensare: “mi consolo, io sono vecchio, sto male, ma lei sta peggio di me ed è anche giovane” e più mi allontano da quei “gufi” penso: “La gente è idiota e crudele” e guardo il mare, il mio mare, che sta lì, sempre pronto ad ffrirmi i suoi bellissimi colori e le sue bellissime forme… il mare che mai mi tradisce, stando sempre lì, ad offrire conforto e rifugio ai miei sogni ed ai miei desideri. Da lui mi vado a rifugiare e davanti a lui mi fermo, nel punto della costa tra Crevari ed Arenzano dove non c’è praticamente nessuno, tranne qualcuno che, occasionalmente  fa jogging e, respirando l’aria fortemente intrisa di iodio, non si accorge neppure di me, forse uno sguardo furtivo ma senza domande,senza curiosità, senza morbosità alcuna….ed io cammino, un passo dopo l’altro e ricordo, il mare di quando ero bambina e passavo di lì con le mie ciabattine ed il costumino scherzando insieme al mio amichetto del mare, ed all’orizzonte solo qualche gabbiano si fà cullare dall’acqua ……i  contorni dei loro corpi spiccano nella luce autunnale, ma il sole è ancora caldo, l’aria mite…..il mio piede si stanca, avrà camminato per 200 metri almeno ed allora la caviglia pare cedere di nuovo ma mi giro e torno in macchina ….penso:”è dura, forse è veramente troppo più grande di te questa cosa, forse bisognerebbe accettare di più la situazione e mollare un poco la presa, è troppo tempo che ti ribelli e con troppa intensità, forse è troppo, è veramente troppo: sei morta per metà e sei resuscitata e per di più tutta intera ….mi viene da piangere, sono esausta, sono psicologicamente stremata…….ma non piangerò, chiunque sia il mostro che mi ha voluto ridotta così NON MI VEDRA’ MAI PIANGERE, MAI! arrivo alla macchina e torno indietro…..guardo il tragitto che ho percorso…….”è lungo!” penso, “ho fatto una passeggiata senza nessun supporto” “ce l’ho fatta”  “ed ora ho un precedente: dal mare e da questo posso ripartire per i mille altri passi discreti ed in libertà che farò!”